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Francesco Pollini Catalogue (FPC) Un catalogo tematico delle composizioni di Francesco Pollini (1762-1846)

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Francesco Pollini (1762-1846) fu un compositore amatoriale, tenore, pianista e insegnante di fortepiano che formò la sua educazione a Vienna negli anni ’80 del 1700, dove incontrò Wolfgang Amadeus Mozart. Nato a Lubiana, dopo la sua prima istruzione nella città natale e nella capitale dell’Impero, si trasferì a Milano intorno al 1792 dove si stabilì definitivamente. Lì fu attivo come insegnante e compositore, producendo un influente metodo di pianoforte e un consistente numero di opere per pianoforte, musica da camera vocale, ma anche – soprattutto nei primi vent’anni della sua vita artistica – musica sacra di ampio respiro e opere drammatiche.

Nei primi anni dell’Ottocento, Pollini iniziò a pubblicare le sue opere a Parigi e Zurigo. Tuttavia, la maggior parte delle composizioni di Pollini fu pubblicata a Milano dopo la fondazione della casa editrice di Giulio Ricordi. Quasi tutte le fonti a stampa sono conservate presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano (I-Mc), e molte anche a Vienna, nella biblioteca della Gesellschaft der Musikfreunde (A-Wgm). Nel 1850, Antonio Gasparini, nipote di Pollini e medico al Conservatorio di Milano, donò tutta la musica che aveva ancora dalla casa dello zio e della zia – Pollini e la sua seconda moglie, l’arpista Marianna Gasparini, non avevano figli – alla biblioteca del Conservatorio, inclusa una quantità sostanziale di autografi di Pollini.

Una panoramica dell’opera di Pollini comporta una valutazione dei suoi successi e consente di individuare la sua personalità nel contesto delle strategie professionali di un musicista del suo tempo: come pedagogo, compositore e interprete. Tuttavia, a causa delle attività della sua famiglia (il padre aveva inventato una medicina contro la sifilide, le «acque di Pollini»), non dipendeva da un reddito dal mondo musicale. Valutare l’opera compositiva di Pollini, le sue strategie di vita e la sua auto-comprensione come musicista consente anche di indagare concetti di nazionalità nella musica strumentale del periodo. La prima scuola di pianoforte italiana, dalla fine del XVIII secolo ai primi anni del XIX secolo, discendeva dalla scuola pianistica classica viennese: in questo contesto, Pollini rappresenta il ponte ideale fra la tradizione e i nuovi virtuosismi degli anni 1830.

La pubblicazione del catalogo tematico di Pollini (in preparazione su questa pagina) fa parte dei risultati della ricerca compiuta all’interno del progetto Francesco Pollini e la prima tradizione pianistica italiana (Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, n. 182222, 2019-2022).

 

Immagine: Sara Andreacchio, Cristina Arcos Cano

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